FOCUS DEL MESE Guangdong 2.0: sempre più integrazione
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Per ovviare alle difficoltà di molti agricoltori di province quali lo Shandong, Zhejiang, Anhui e Liaoning, che a causa dell’inefficienza nel trasporto dei prodotti per la vendita ai clienti finali incorrono in perdite e costi aggiuntivi, le autorità cinesi si trovano di fronte alla necessità di scegliere se impostare i processi di trasformazione sul luogo di produzione, procedendo poi alla distribuzione, oppure se optare per una centralizzazione. In entrambi i casi, per i vari comparti ci sono m
La Cina è il secondo mercato al mondo per il retail dopo gli Stati Uniti, un dato in costante crescita grazie all’aumento del tasso di urbanizzazione - circa 3 per cento annuo - e del reddito disponibile pro capite - cresciuto dell’8 per cento nel 2014.
La componente del PIL cinese derivante dalla produzione di frutta è tra le prime cinque al mondo. Tuttavia, la produzione ortofrutticola poggia su fondamenta deboli. La capacità del paese di trasportare e distribuire alimenti deperibili, sia nazionali che importati, a temperatura controllata è scarsa con conseguente alto tasso di cibi avariati e prezzo rincarato.
Secondo i dati riportati dall’USDA Foreign Agricultural Service, il valore dell’industria alimentare cinese si è attestato nel 2014 a circa 2.000 miliardi di dollari, con un trend in costante crescita. Un tale risultato è riconducibile alla continua crescita della popolazione urbana che traina la domanda di prodotti confezionati. Le prospettive per il settore sono di una crescita costante proprio per l’esigenza di cibo che sia preparabile più velocemente, in maniera più sicura e con prodotti più sani.
Le iniziative recentemente promosse dal governo centrale per rafforzare il sistema della previdenza sociale nel paese, unitamente alle politiche portate avanti a livello locale dalle singole province rappresentano un chiaro segnale della volontà cinese di investire in questo settore.
La provincia dello Shandong è teatro di interessanti esperimenti nel campo delle assicurazioni da parte delle compagnie straniere per ovviare ai vincoli amministrativi, in particolare l’obbligo di formare joint venture con soggetti locali, che limitano la crescita di quelle che un decennio fa erano state presentate come le grandi beneficiarie dell’accesso cinese al WTO.
Il Guangdong è la provincia cinese apripista nel settore dell’internet hospital. Qui nell’autunno del 2014 si è registrato il primo esperimento di servizio ambulatoriale a distanza: il paziente si reca in un ospedale vicino a casa per collegarsi con il medico di una struttura di un grande centro urbano per ricevere, al termine della visita, la prescrizione per poter acquistare i medicinali localmente ad un prezzo più contenuto.
Con un valore di circa 105 miliardi di dollari, il mercato farmaceutico cinese è attualmente il secondo al mondo, inferiore soltanto a quello statunitense. Si prevede però che possa aumentare fino a 200 miliardi di dollari entro il 2020, consolidando il ruolo di leader asiatico.
Il mercato delle apparecchiature elettromedicali (medical device) in Cina viene indicato come il più dinamico a livello mondiale. Per questa ragione si sono sviluppati negli ultimi anni cluster di innovazione in tutti i poli produttivi nazionali.